Uno spirito disteso su un
lenzuolo. Di certo, ogni volta che vedo questa immagine penso al sogno,
all'intera attività onirica; così distinguo una figura forse femminile e la
percepisco come la compagna che mi abbraccia durante la notte. I colori chiari
e le linee sottili che la riempiono le conferiscono una forma delicata, fragile
e solo suggerita. E' perché me ne sono accorto che ho deciso di non continuare
con l'idea di riempire la foto di altri elementi, e l'ho lasciata lì sul
lenzuolo. E non so ancora se distesa o sospesa.
Questo lavoro l'ho realizzato per
mostrare qualcosa di nuovo ai fotografi, ai curatori e ai galleristi con cui mi
sentivo dopo averli incontrati al festival della fotografia dell'anno scorso a
Arles. Però, seppure stavo facendo immagini che mi emozionavano, ho notato che
erano un proseguimento di quelle che avevano destato il maggior interesse al
festival; così le ho messe da parte per ricominciare qualcosa di nuovo usando
solo foto provenienti dal mio passato. Quelle di questa serie sono frammenti di
una pellicola trovata qualche anno fa, per terra, in una via periferica di
Treviso e raffiguranti scatti ricordo di una vacanza al mare fra amici.
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