Mi ha fatto visita Andrea, un caro amico che conosco da sempre. Stranamente, abbiamo preso l'abitudine ad insistere con i nostri discorsi sull'argomento lavoro, futuro; credo che il motivo sia che entrambi ne parliamo bluffando. Mi chiedo, quindi, quanto ci sia di vero nella sua ultima proposta: accettare un lavoro nell'altra parte del mondo. In realtà, sa che non l'accetterà mai, eppure continuerà ad interessarsene fino quasi a partire, per poi declinare. Si tratta di lavorare in una fazenda in Brasile, una cosa talmente assurda che stavolta potrei accettare. In questo periodo, sto pianificando un mio trasferimento, assieme a Michele, a Napoli; là, saremmo talmente alieni che il nostro lavoro nell'arte non potrà uscirne indenne.
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